MINI TOUR ALLA SCOPERTA DI ALCAÑIZ, RIO CUERVO E I MULINI DEL QUIJOTE.
Zona meno conosciuta e frequentata dal turismo di massa, la zona di Aragona e Castilla-La Mancha vi sorprenderà per varietà di paesaggi, natura e tanta bellezza, anche fuori stagione.
Siamo partiti da Barcelona, con un auto a noleggio. Prima tappa Alcañiz, nella comunità autonoma di Aragona. Centro agricolo che sorge sul fiume Guadalupe, sulla sua cima svetta il Castillo de Calatrava, oggi sede del Parador Nacional, stupendo albergo che vi consiglio per vista, pulizia e ottimo cibo. Anche i prezzi sono abbordabili, e sono previsti sconti per gli under 36 e gli over 55. Nei dintorni potete perdervi nella Estanca de Alcañiz, antica laguna in origine salata che offre un’immensa distesa naturale e l’Embalse de Calanda, distesa di acqua in un paesaggio incorniciato tra boschi e catene rocciose calcaree.
Il secondo giorno dirigetevi verso il Nacimiento del Rio Cuervo, a quasi 3 ore e mezzo di strada. Panorami mozzafiato, tra monti e distese, situato in provincia di Cuenca. L’ingresso è gratuito e si fa una bella passeggiata in salita tra cascate e natura (ghiacciata in inverno), fino alla sorgente del fiume. Il primo tratto di circa 7 minuti, fino alla prima cascata, è accessibile anche per persone con mobilità ridotta e in sedia a rotelle (c’è una passerella). Con ulteriori 10 minuti si arriva in cima. A gennaio avremo trovato non più di 20 persone, una vera oasi di pace dove sedersi e rilassarsi.
Per il pernottamento, a circa 50 minuti dal Rio Cuervo, vi consiglio il paesino di Uña (noi siamo stati nell’hotel Uña Serrrania Encantada: una piccola baita con personale autentico, spesso scelta da cacciatori italiani nei periodi di battute). Questa posizione vi permetterà il giorno successivo di visitare la Ciudad Encantada di Cuenca, un percorso naturale lungo 3 km alla scoperta di strane e disparate forme di monoliti nel quale perdersi e sognare (ingresso 5€). La visita dura circa 90 minuti. Proseguite poi il vostro tour con una tappa nella città di Cuenca, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1995, senza dimenticarvi delle “Casas Colgadas”, abitazioni scavate nella roccia a picco sulla montagna.
Rotolando verso Sud, direzione Madrid/Toledo, lasciatevi affascinare da ampie vedute e distese di colori. Sagome di tori, qualche mulino sparso qua e là e un bellissimo cielo dipinto con nuvole suggestive saranno i vostri compagni di viaggio.
Prossima tappa Consuegra (provincia di Toledo), nei mulini del Don Quijote. Una collina con 12 mulini vi accoglie e colpisce. Sembra sia stata questa la sede della battaglia contro i mulini a vento del Chisciotte di Miguel Cervantes. Si può salire in cima con l’auto e avvicinarsi per fotografie e souvenir. La serata abbiamo optato per dormire in un hotel su strada a Santa Cruz de Mudela, posizione per noi strategica per proseguire verso Almeria.
Non perdetevi anche le migliori specialità culinarie regionali: la Sopa Castellana, a base di aglio, pane raffermo, jamón serrano, uovo sodo; le migas manchegas, un piatto tradizionale di Castilla-La Mancha con pane, pancetta, chorizo e pimiento chorizero; il queso manchego, delizioso formaggio di pecora stagionato. Tra i liquori il Resolì de Cuenca, e come dolce il torrone di Cuenca.
Per calarvi meglio nella storia niente di meglio della canzone Don Chisciotte di Guccini a tutto volume.